Il Comitato del Nord fondato da Umberto Bossi sta riscuotendo molto consenso ai danni del segretario Salvini.
Non è un pensiero nuovo, quello di molti leghisti della prima ora che la Lega abbia tradito il Nord. Nata appunto come Lega Nord, il partito padano voleva essere una voce per le regioni settentrionali dove è concentrata l’industria e le imprese. Il Carroccio parte da radici identitarie molto forti che secondo molti sono state tradite proprio con l’allargamento al Sud.
Togliere la parola Nord dal nome del partito è stato un atto politico ma anche identitario: Salvini per guadagnare consensi in tutto il paese e non limitarsi soltanto alle regioni padane ha anche modificato la stessa identità del partito che ora non si rispecchia più nei valori originali. Se l’atto del Capitano è stato digerito con il boom di voti dopo le politiche del 2018 e soprattutto il picco delle europee 2019, ora che il Carroccio perde sempre più consensi la popolazione leghista insorge.
La Lega torni alla sua originaria identità
Il progetto di rendere la Lega un movimento nazionale per i puristi del partito non ha funzionato. Anzi, è stato un tradimento e c’è chi, nella frangia bossiana, dice che la Lega abbia abbandonato il Nord, dichiarazione smentita da Fedriga. Ma la volontà del partito è quella di ritornare alle origini e deporre il Capitano. Il Comitato del Nord di Bossi ha ripreso i temi identitari simbolo e alle ultime provinciali ha preso molto piede.
Salvini così perde terreno nella sua Lombardia a discapito del Senatur. Lo stesso scenario rischia di replicarsi anche in Veneto dove il governatore Zaia gode di un ampio consenso ed è uno dei detrattori del vicepremier. Lo mostrano i dati delle ultime elezioni comunali, soprattutto a Verona nella roccaforte verde dove ha vinto dopo anni il centrosinistra. Le tensioni interne animano la Lega da mesi ormai ma il Comitato del Nord di Umberto Bossi può essere la scossa definitiva. “Il Comitato del Nord è un vento di rinascita, cioè un vento di primavera” ha detto il fondatore del Carroccio.
L’obiettivo di Bossi è evitare lo sfascio del partito e ritornare al territorio, del Nord si intende. La parola d’ordine è identità. Bossi parla ai territori agli amministratori comunali e mette a serio rischio Matteo Salvini.